lunedì 23 giugno 2014

Saluto del Parroco al Cardinale Langlois





Eminenza reverendissima,
            con gioia immensa il 22 febbraio abbiamo appreso che le era stato assegnato, da Papa Francesco, il Titolo di San Giacomo in Augusta.
E’ la prima volta che la nostra Parrocchia ha un Titolo, pur essendo situata al centro storico di Roma ed avendo una consacrazione che risale al 1602
La nostra è una Chiesa legata all’adiacente Ospedale san Giacomo ormai chiuso, che è nata per portare il Signore alle persone sofferenti e soprattutto, in quell’epoca, escluse dalla società: i malati di sifilide.
Nel tempo hanno operato santi e grandi figure della Chiesa nel soccorre i bisognosi. Qui, per nominarne qualcuno,  ha fatto i primi passi nella santità San Camillo de Lellis, San Gaetano da Thiene; davanti alla Madonna dei Miracoli, i Frati Cappuccini hanno fatto il loro primo capitolo formandosi come Comunità religiosa.
Nel 1824 è diventata Parrocchia: allora era una delle più grandi, numericamente parlando, di Roma; oggi si è ridotta ad un migliaio di abitanti: ma come Comunità, nel nostro piccolo, cerchiamo di ‘rispondere alla Chiamata del Signore’
Oggi siamo felici che Lei, prenda possesso  del Titolo di San Giacomo in Augusta. Nominandola Cardinale, Papa Francesco, ha voluto evidenziare la sua sensibilità e preoccupazione verso i paesi poveri ed i sofferenti delle nazioni emergenti, abbiamo apprezzato quanto lei stia facendo per la pacificazione del suo popolo e la sua ‘presenza’ oggi, qui, è una chiamata del Signore per aprire il nostro cuore e la nostra mente a quello che deve essere la risposta alla vera vocazione cristiana.
Oggi la sua presenza per la nostra Comunità è un dono del Signore; è una grazia che toccherà ciascuno di noi e la Chiesa intera di Roma, nell’ occasione della ‘Presa di possesso del Titolo’  che, come sottolineano le norme liturgiche pastorali, è l’incontro dei fedeli romani con un membro del clero romano, a cui il Santo Padre assegna una Chiesa, quale segno di partecipazione alla sua sollecitudine pastorale nell’Urbe.
Oggi ci sentiamo uniti a Lei, alle sue preoccupazioni, alle sofferenze e alle gioie  della Chiesa da lei presieduta in Haiti; per quanto potremo, cercheremo di essere a disposizione per essere voce nella nostra Parrocchia e nella diocesi di Roma di chi soffre e si trova in difficoltà.
Le auguriamo ogni bene dal Signore per questo segno della sua tenerezza donatole  per mezzo di Papa Francesco.
La affidiamo a Maria, che in questa nostra Chiesa viene venerata come ‘Madonna dei Miracoli’,  la copia di questa immagine che le doniamo assieme  ad una somma di denaro che utilizzerà per la sua personale carità, la terrà unita alla nostra parrocchia nella preghiera.
Benvenuto Eminenza, Benvenuto in mezzo a noi. 

Il Cardinale Chibly Langlois




Con Papa Francesco anche Haiti, lo Stato più povero delle Americhe, ha il suo rappresentante nel collegio cardinalizio: è Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes e presidente della Conferenza episcopale nazionale. Cinquantacinquenne, è tra i cardinali più giovani, ma già può vantare esperienze in due diverse diocesi del Paese, che da tempo si trova ad affrontare una catastrofica emergenza umanitaria. La nomina del Pontefice è infatti arrivata proprio nel giorno del quarto anniversario del disastroso terremoto che il 12 gennaio 2010 devastò il Paese uccidendo oltre 220.000 persone.

Nasce il 29 novembre 1958 a La Vallée, in diocesi di Jacmel, nella parte sud-occidentale dell’isola caraibica di Hispaniola. Qui compie gli studi primari presso i Fratelli dell’istruzione cristiana. Entrato al Petit Séminaire Collège Saint-Martial di Port-au-Prince per la formazione secondaria, nel 1985 passa al Grand Séminaire Notre-Dame della capitale, dove segue i corsi filosofici e teologici, ottenendo il baccellierato in teologia.
Ordinato sacerdote il 22 settembre 1991, ricopre l’incarico di vicario della cattedrale di Jacmel fino al 1994, anno in cui si trasferisce a Roma. Per un biennio studia presso la Pontificia Università Lateranense e consegue la licenza in teologia pastorale, con la dissertazione dal titolo La nouvelle évangélisation, oeuvre d’inculturation en Haïti.

Rientrato in patria nel 1996, dirige fino al 2004 gli uffici della diocesi di Jacmel per la pastorale catechetica e giovanile. Nello stesso tempo, dal 2000, svolge il ministero di parroco della parrocchia-santuario dell’Immacolata Concezione, in località Des Orangers, ed è professore di teologia pastorale al Grand Séminaire Notre-Dame di Port-au-Prince. Sempre dal 2000 insegna anche all’istituto diocesano per l’educazione e la promozione umana di Jacmel.

Eletto da Giovanni Paolo II secondo vescovo di Fort-Liberté l’8 aprile 2004, riceve l’ordinazione il successivo 6 giugno dall’arcivescovo di Cap Haïtien, Hubert Constant, suo predecessore in quella sede. Conconsacranti sono il vescovo di Jacmel, monsignor Guire Poulard, e l’arcivescovo di Port-au-Prince, monsignor Joseph Serge Miot, poi morto nel sisma del 2010.
In seno alla Conferenza episcopale nazionale presiede la commissione per la catechesi (2004-2012) ed è membro della commissione per le missioni (2007), di cui fa parte tutt’ora.

È tra i testimoni della immane catastrofe provocata dal terremoto che sconvolge l’isola. E diventa uno dei protagonisti dell’opera di ricostruzione materiale e spirituale del Paese.
Il 15 agosto 2011 Benedetto XVI lo trasferisce alla sede residenziale di Les Cayes, di cui diventa nono vescovo. Nello stesso anno, il 15 dicembre, è eletto presidente della Conferenza episcopale di Haiti. Presiede anche la commissione per la pastorale della prima infanzia e il consiglio di amministrazione dell’Université Notre-Dame d’Haïti.

Alla guida dell’episcopato, in diverse circostanze fa sentire la propria voce dinanzi alle sofferenze e alla miseria del suo popolo. Si fa inoltre mediatore nel negoziato per promuovere il dialogo tra il presidente della Repubblica e i suoi oppositori durante la grave crisi politica in cui precipita il Paese, promuovendo l’iniziativa di riconciliazione nazionale «Insieme per il bene di Haiti». (Fonte Osservatore Romano)

UNA COMUNITA’ IN FESTA Il Card. Chibly Langlois prende possesso del Titolo di San Giacomo



Sabato 7 giugno, alle 17.30, la nostra comunità ha accolto il Cardinale Chibly Langlois, arcivescovo di Les Cayes, Presidente della Conferenza episcopale di Haiti.
Ad accoglierlo il Parroco e il Cerimoniere pontificio Mons. Vincenzo Peroni.
Entrato in Chiesa, il Cardinale, dopo aver baciato il Crocefisso, ha asperso con acqua benedetta l’Assemblea e si è recato all’altare maggiore sostando in preghiera davanti al Tabernacolo.  Dopo essersi recato in sacrestia, si è recato nel Presbiterio per la concelebrazione eucaristica con una trentina di sacerdoti.
Prima della Messa il Cerimoniere Pontificio, in qualità di Protonotaro Apostolico ha letto le ‘Bolle’ di Papa Francesco con le quali erigeva in perpetuo a ‘Tiolo Presbiterale’ la nostra Chiesa di San Giacomo e nello stesso tempo l’assegnava per la prima volta al Cardinale Chibly Langlois. E’ seguito quindi il saluto del Parroco don Giuseppe ed è stata donata una copia della Madonna dei Miracoli con la quale il Cardinale ha   benedetto i Fedeli, quindi è iniziata l’Eucaristia. Il Servizio liturgico è stato affidato alla Comunità degli Agostiniani Scalzi e i canti alla ‘Cappella San Giacomo’ diretta dal Maestro Flavio Colusso.
La Santa Messa è stata della Vigilia della Solennità di Pentecoste e l’omelia del Cardinale ha sottolineato la forza e la potenza dello Spirito Santo. A conclusione della Messa il Cardinale ha voluto salutare particolarmente tutti i presenti tra i quali spiccava la presenza  di S.E. Sig. CARL-HENRI GUITEAU Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede, che insieme alla numerosa presenza della Comunità di Haiti in Roma ha reso visibile l’universalità della Chiesa propria della Festa di Pentecoste.
Al termine della Celebrazione, presso la sala degli Agostiniani, ci siamo uniti per un momento di festa e di saluto personale al Cardinale. 



























I VIDEO DELLA CELEBRAZIONE



 
Ingresso nella Chiesa, Bacio della Croce e Aspersione dei fedeli,



 
Liturgia della Parola



 
Omelia del Cardinale




Consacrazione



 
Comunione




Festeggiamenti al termine della Messa

Stop per salute

Avrei voluto scrivere immediatamente il post sulla presa di possesso del card. Langlois della nostra Chiesa, ma il giorno dopo, avendo fatto una visita oculistica sono stato ricoverato urgentemente ed ho subito un intervento chirurgico per un distacco di retina. Adesso sto meglio e, anche se con un po' di fatica, posterò almeno le immagini di un così importante evento per la nostra comunità.