domenica 12 luglio 2015

Vergine di Caacupé



Fuori da ogni canone iconografico della nostra devozione mariana, ma mi ha impressionato la fede semplice del popolo paraguayano davanti a questa immagine: la Vergine di Caacupé nel cui santuario tra qualche minuto Francesco celebrerà la Messa. Nel 1600 un indigeno di nome José promise alla Vergine di realizzarle un'immagine di legno se lo avesse liberato dagli mbayá, una tribù nemica. La leggenda dice che la Vergine gli apparve e gli indicò il luogo nel quale avrebbe dovuto nascondersi per salvarsi. José mantenne la sua promessa e scolpì questa bella immagine che oggi è la patrona del popolo paraguayano. A lei sono attribuiti innumerevoli miracoli, come il fatto di aver salvato la città di Caacupé dalla grande inondazione che ha dato origine al lago Ypacaraí.

EVO MORALES

Non son solito fare riflessioni politiche, e non le faccio. Ma una constatazione sulla gaffe di Evo Morales presidente della Bolivia si! La croce su cui sta Gesù, è per noi segno di salvezza, ma resta un patibolo, uno strumento di morte. Mettendo Gesù su una falce e martello ha voluto dire che la stessa è uno strumento di morte? Gesù non si fa strumentalizzare da nessuno, ma in questo caso il messaggio che ha dato Morales è ...... disastroso suo malgrado.

SIAMO PROPRIO DESIGUAL

Nel buio della notte, alle 4 di mattina, un brusio iniziale fino delle urla e schiamazzi, dilaga in via del Corso.
Una fila di persone in modo disordinato sta bivaccando per la via davanti ad un negozio.
Si, perché stamattina iniziano i SALDI. E’ già i saldi, lucciole per lanterne della nostra società che nonostante la crisi continua ad essere consumistica.
Si tratta di vestitini, mutande ed accessori.
La fila diventa più lunga ed ora, a negozio ancora chiuso, continua ad infoltirsi e si odono urla di giubilo all’entrata di un qualsiasi impiegato.
Non si tratta dei poveri anziani o dei padri e madri di famiglia che ad Atene stanno facendo la fila ai Bancomat per avere 60 o 120 € a settimana e poter dare da mangiare alla propria famiglia vivendo ore di profonda angoscia.
Non si tratta della fila di disoccupati o persone di strada davanti alla Caritas per avere qualcosa da portare a casa.
Si tratta di una faticosa lunga fila per comprare a meno prezzo(sic!) un paio di mutande.
E’ vero siamo proprio DISIGUAL!!!!