sabato 17 dicembre 2016

Prima di Avvento

PRIMA DI AVVENTO.
'è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina'
'fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla'
La 'distrazione' il nostro peccato più diffuso.
13. La misericordia possiede anche il volto della consolazione. «Consolate, consolate il mio popolo» (Is 40,1) sono le parole accorate che il profeta fa sentire ancora oggi, perché possa giungere a quanti sono nella sofferenza e nel dolore una parola di speranza. Non lasciamoci mai rubare la speranza che proviene dalla fede nel Signore risorto. È vero, spesso siamo messi a dura prova, ma non deve mai venire meno la certezza che il Signore ci ama. La sua misericordia si esprime anche nella vicinanza, nell’affetto e nel sostegno che tanti fratelli e sorelle possono offrire quando sopraggiungono i giorni della tristezza e dell’afflizione. Asciugare le lacrime è un’azione concreta che spezza il cerchio di solitudine in cui spesso veniamo rinchiusi.
Tutti abbiamo bisogno di consolazione perché nessuno è immune dalla sofferenza, dal dolore e dall’incomprensione. Quanto dolore può provocare una parola astiosa, frutto dell’invidia, della gelosia e della rabbia! Quanta sofferenza provoca l’esperienza del tradimento, della violenza e dell’abbandono; quanta amarezza dinanzi alla morte delle persone care! Eppure, mai Dio è lontano quando si vivono questi drammi. Una parola che rincuora, un abbraccio che ti fa sentire compreso, una carezza che fa percepire l’amore, una preghiera che permette di essere più forte... sono tutte espressioni della vicinanza di Dio attraverso la consolazione offerta dai fratelli......
Da LETTERA APOSTOLICA "Misericordia et misera" DEL SANTO PADRE FRANCESCO A CONCLUSIONE DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA.
In questo tempo vi invito a leggere, meditare e vivere questo 'speciale' dono che ci ha fatto il Papa.

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