giovedì 3 marzo 2016

“7 ARTISTI CONTEMPORANEI PER CONTEMPLARE IL VOLTO DELLA MISERICORDIA"



ANCHE LA NOSTRA CHIESA FA PARTE DEL PROGETTO 7 ARTISTI IN 7 CHIESE
“7 ARTISTI CONTEMPORANEI PER CONTEMPLARE IL VOLTO DELLA MISERICORDIA"
Dialogare fra artisti non è facile e forse non è neppure frequente, ma ora sentiamo che il comune anelito alla bellezza che ha animato tutta la nostra ricerca e l’opera con la quale ci siamo presentati all’opinione pubblica ci costringe, in qualche modo, ad unirci per proporre insieme un messaggio forte.
Viviamo immersi in una storia tesa tra ansia e speranze che sogna di ridestare le potenzialità, i dinamismi, la dignità, la sacralità della persona affinché possa riprendere le ali quanto vi è di buono e di bello nascosto tra le pieghe dell'Umanità.
La volontà di raccogliere questi aneliti, per noi artisti, non è una questione di appagante moralismo. È piuttosto un’esigenza: sentiamo, infatti, il bisogno di tradurre nel linguaggio della bellezza – che spesso si manifesta nella sua forma più dura, ma anche esaltante – la verità e bontà della persona.
Con le nostre mani noi plasmiamo la materia, ma a sua volta la materia insinua il suo messaggio: l’opera è come un momento “fissato dallo sguardo” nel processo della creazione e trasmette la sua forza al cuore di chi guarda, ammira e comprende, genera emozione, ascolto come di una voce che viene da lontano e dall’alto.
Oggi siamo sette artisti che desiderano fondere le loro voci in un concerto nel quale la pluralità delle espressioni compone accordi e dissonanze. Vogliamo concorrere a plasmare la cultura che ci avvolge, ci informa e ci orienta. Vorremmo sostenerne il compito educativo nella sua valenza più rigorosa e pregnante che noi cogliamo nella tensione degli animi alla liberazione da ciò che costringe la visione verso la contemplazione.
In particolare ci sentiamo responsabili della tradizione culturale e artistica dalla quale proveniamo, nella quale ci siamo posti con la nostra opera e che desideriamo consegnare alle generazioni future.
L’esperienza di una vita per l’arte raggiunge il suo culmine quando si sente spinta a modellare la visione del volto di Cristo: è il volto modellato dall’amore per gli uomini che vivono i loro giorni e segnano la storia tracciando con le loro vite il solco incerto tra la morte e la vita.
Sentiamo che il volto nel quale più compiutamente si esprime ogni anelito dell’Umanità sia quello di Cristo. Pensiamo perciò che il cuore dell’artista – che ha vissuto e vive la vocazione a cercare la verità e la bellezza per darle forma e renderla visibile a tutti – possa dare un contributo a riconoscere quel volto, quei tratti, quello sguardo, che possono risvegliare nell’anima la speranza.
Siamo stati profondamente colpiti dall'invito di S.S. Papa Francesco a riconoscere in Gesù Cristo il “volto misericordioso di Dio Padre”. Ne abbiamo colto la portata universale e abbiamo avvertito la necessità di produrne un’immagine.
Per noi, infatti, come per molti altri artisti nell’arco della storia dell’arte, l’interpretazione del Cristo e del suo volto di amore autenticamente liberante – e per questo evangelicamente misericordioso – è stato un confronto costante e una continua fonte di ispirazione. Ne è nato un progetto, che abbiamo chiamato “7 Artisti Contemporanei per contemplare il Volto della Misericordia”.
Esso si svilupperà lungo un itinerario giubilare in sette Chiese del Centro storico della Città e Diocesi di Roma, durante il tempo della prossima Quaresima.
È un Progetto che, quali Artisti, consideriamo un importante punto di partenza nella prospettiva e nel desiderio di riprendere un dialogo a voce alta con le Comunità Cristiane e con la più ampia Famiglia Umana chiamata a riconoscere la comune vocazione alla bellezza riconosciuta come il soffio che da vita all’anima, come stimolo all’intelligenza, come orizzonte dei giovani artisti.
Ennio Calabria
Vincenzo Gaetaniello
Alessandro Kokocinski
Ernesto Lamagna
Giovanni Tommasi Ferroni
Riccardo Tommasi Ferroni
Giuliano Vangi

V QUARESIMA GIORNATA CARITA'


Carissimo,
Papa Francesco ci ha invitato a vivere la Quaresima di quest’anno giubilare «più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio».
Nel messaggio che ci ha indirizzato “Misericordia io voglio e non sacrifici” (Mt. 9, 13), il Santo Padre sollecita ad animare quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale perché ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati.
La Quaresima, tempo di conversione, di preghiera e di attenzione ai fratelli più bisognosi, nella nostra Chiesa di Roma è tradizionalmente “Quaresima di Carità”, tempo pastorale in cui vivere la Carità nell’Eucaristia e in iniziative di prossimità verso chi soffre.
Per favorire questa attenzione nelle comunità parrocchiali, la Caritas diocesana promuove nella V Domenica di Quaresima la Giornata della Carità, il prossimo 13 marzo. In quella occasione la colletta domenicale servirà a sostenere le numerose iniziative che la Caritas promuove nella nostra città per venire incontro a quanti vivono nella povertà e nell’emarginazione.
Il giovedì successivo, il 17 marzo, la Diocesi si riunirà alle ore 19 nella Basilica di San Giovanni in Laterano per la veglia di preghiera «Mostraci, Signore, la tua Misericordia e donaci la tua salvezza» (Sal 85,8), la celebrazione presieduta dal cardinale Agostino Vallini. Nel corso della veglia ci sarà anche una meditazione di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose.
Mentre rinnovo l’augurio di un proficuo tempo quaresimale, vi assicuro il mio costante ricordo nella preghiera con la benedizione del Signore.
Mons. Enrico Feroci