martedì 14 febbraio 2017

ll Papa visita la chiesa anglicana di “Ognissanti”

Appuntamento il 26 febbraio, per il 50° dell’incontro tra Paolo VI e l’arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey e della istituzione del Centro Anglicano di Roma



SALVATORE CERNUZIO
CITTÁ DEL VATICANO
Era il 23 marzo 1966 quando, con un abbraccio celebrato sotto il Giudizio Universale, papa Paolo VI e l’arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey rinnovarono i rapporti tra Chiesa cattolica e Chiesa anglicana, per cinque secoli offuscati da difficili vicende storiche.

A cinquant’anni da quell’evento, nel pomeriggio di domenica 26 febbraio - come riferisce il sito Il Sismografo - Papa Francesco si recherà in visita nella Chiesa Anglicana “All saints” di Roma, il santuario neogotico che spicca tra i negozi di lusso di via del Babbuino, nel pieno centro della Capitale. Costruito nel 1882, su un progetto dell’architetto George Edmond Street, l’edificio sorgeva sul sito di un’antica villa romana appena fuori Porta del Popolo.

L’antica comunità anglicana dell’Urbe era solita raccogliersi lì in preghiera. Attualmente la Chiesa ospita invece concerti di musica classica e opera durante tutta la stagione, grazie anche ad una acustica perfetta data dalla costruzione a tre navate con crociere gotiche nel presbiterio e nel coro. Nella Chiesa di “Ognissanti” vi celebra anche la comunità della Chiesa vetero-cattolica dell’Unione di Utrecht.

Ad accogliere il Papa, domenica 26, ci sarà Jonathan Boardman, cappellano della chiesa dal 1999. Non è stato ancora confermato ma è quasi certo che sarà presente anche il reverendo David Moxon, rappresentante personale a Roma dell’arcivescovo Justin Welby, che già Francesco aveva salutato durante i vespri a San Paolo fuori le Mura a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani.

Moxon è anche direttore uscente del Centro Anglicano di Roma, istituito poco dopo l’incontro tra Ramsey e Montini quale primo e concreto frutto della ritrovata comunione. Inaugurandolo, l’arcivescovo anglicano lo definì “un tentativo” di mettere a disposizione di tutti “le risorse e la sapienza della chiesa anglicana; un patrimonio per chi vorrà goderne”.

Per rinsaldare l’importanza dell’evento del marzo del ’66 e mantenere vivi i rapporti tra Roma e Londra, nel 1969 fu creata poi una commissione dedicata alla riscoperta del dialogo e della collaborazione: la Arcic (Commissione Internazionale Anglicana e Romano Cattolica). Grazie a questa, negli anni sono stati organizzati incontri, pubblicati documenti e dichiarazioni congiunte.

L’ultima firmata il 5 ottobre 2016 da Bergoglio con l’arcivescovo Welby durante l’incontro nella chiesa romana dei Santi Andrea e Gregorio al Celio che celebrava il mezzo secolo di dialogo. Nel testo il Papa e il primate anglicano ribadivano l’impegno e il dovere ad “essere uniti nella causa comune di sostenere e difendere la dignità di tutti gli uomini”, pur nella consapevolezza delle “divergenze” esistenti (come le questioni dell’ordinazione delle donne o quelle relative alla sessualità umana), ma animati dal desiderio di scacciare via le “nuvole scure dei dissensi e delle controversie” e “risolvere i conflitti e portare la pace”.
(Vatican Insider - la Stampa)

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